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Il primo trimestre del 2025 ha registrato un significativo incremento del traffico aereo in Italia, accompagnato da un proporzionale aumento dei disservizi. L’analisi condotta da Rimborso al Volo, integrata con i dati ufficiali di ENAC, Eurocontrol e IATA, offre un quadro dettagliato della situazione attuale, evidenziando le principali criticità del sistema aeroportuale italiano e fornendo informazioni utili per i passeggeri colpiti da ritardi, cancellazioni e altri disservizi.
Traffico aereo e disservizi: il quadro generale del Q1 2025
I dati ufficiali dell’ENAC mostrano che il trasporto aereo italiano ha registrato una crescita significativa nel primo trimestre del 2025. A gennaio sono stati movimentati circa 13,5 milioni di passeggeri, con un incremento dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2024 e addirittura del 13% rispetto al periodo pre-pandemia (2019). Complessivamente, nei primi tre mesi dell’anno sono stati effettuati 111.110 voli, segnando un aumento del 3% rispetto all’anno precedente. La distribuzione del traffico ha visto una prevalenza dei voli internazionali (66% del totale), suddivisi tra UE (40%) ed Extra-UE (26%), mentre il traffico nazionale ha rappresentato il 34% del totale. Roma Fiumicino si è confermato il principale aeroporto italiano con 3,2 milioni di passeggeri e una quota di mercato del 24%.
Questa crescita significativa ha messo sotto pressione le infrastrutture aeroportuali italiane, creando quella che il presidente dell’ENAC, Pierluigi Di Palma, ha definito una vera e propria “crisi di crescita”. In un’intervista al Corriere della Sera del 5 marzo 2025, Di Palma ha spiegato che “più persone di quelle previste comportano situazioni di gestione difficile dei flussi in alcuni aeroporti d’Italia”, con particolare riferimento a Bologna e Napoli, che hanno registrato incrementi di traffico rispettivamente del 12% e 15% rispetto all’anno precedente.
Secondo i dati Eurocontrol, nel primo trimestre 2025, i voli in Europa hanno registrato un ritardo medio di 17.3 minuti, con una puntualità media (voli arrivati entro 15 minuti dall’orario previsto) del 72.4%, in calo rispetto al 75.8% dello stesso periodo del 2024. L’Italia si posiziona leggermente al di sotto della media europea, con una puntualità del 68.5%, collocandosi al 17° posto tra i 27 paesi dell’Unione Europea.

L’analisi dei disservizi aerei secondo Rimborso al Volo
L’analisi delle richieste di rimborso pervenute a Rimborso al Volo nel primo trimestre 2025 offre una fotografia dettagliata della situazione italiana. Su un totale di richieste ricevute, ben il 93% ha riguardato ritardi superiori alle 3 ore e cancellazioni, mentre il restante 7% è relativo a bagagli smarriti o danneggiati. Questi dati sono in linea con le statistiche globali della IATA, che indicano un tasso medio di bagagli problematici pari a 4.35 ogni 1000 passeggeri, con un tempo medio di riconsegna dei bagagli smarriti di 1.8 giorni e una percentuale di bagagli definitivamente persi del 7% sul totale di quelli smarriti.
La distribuzione temporale delle richieste mostra una concentrazione significativa nel mese di gennaio, che da solo ha registrato il 47% del totale delle richieste, seguito da marzo con il 27% e febbraio con il 26%. Questo picco di gennaio coincide con gli scioperi che hanno colpito il settore aereo italiano all’inizio dell’anno, nonché con le condizioni meteorologiche particolarmente avverse che hanno caratterizzato il periodo invernale in tutta Europa.
Gli scioperi: impatto e conseguenze sul trasporto aereo italiano
Il primo trimestre del 2025 è stato caratterizzato da ben 8 eventi di sciopero nel settore del trasporto aereo italiano, che hanno causato la cancellazione di circa 470 voli. Considerando le stime del load factor medio fornito da Enac, il tasso di riempimento medio dei voli in italia è del 71,4% nel 2024 (in crescita rispetto al 63% calcolato per il 2023) e la capacità media dei veicoli aerei italiani di 180 posti, posiamo stimare un coinvolgimento di oltre 65.000 passeggeri. Tre sono stati gli scioperi principali che hanno avuto un impatto particolarmente significativo:
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10 gennaio 2025: Sciopero di 24 ore che ha coinvolto il personale degli aeroporti di Milano Linate, Milano Malpensa e Venezia Marco Polo, interessando in particolare il personale di Airport Handling, SPD e Aviation Service. Questo sciopero ha causato la cancellazione di circa 200 voli, con un impatto su oltre 30.000 passeggeri.
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24 febbraio 2025: Sciopero delle compagnie aeree EasyJet e Aeroitalia che ha provocato la cancellazione di circa 120 voli, colpendo oltre 14.000 passeggeri con ritardi e cancellazioni.
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24 marzo 2025: Sciopero che ha coinvolto il personale Vueling e delle aziende di handling associate ad Assohandlers, tra cui Airport Handling, Aviapartner, Aviation Services e altre società operanti nei principali aeroporti italiani, con circa 150 voli cancellati.
È importante sottolineare che, in base al Regolamento CE 261/2004, i passeggeri hanno diritti diversi a seconda che lo sciopero sia interno alla compagnia aerea o esterno. Nel primo caso, hanno diritto alla compensazione pecuniaria oltre che all’assistenza e al rimborso del biglietto; nel secondo caso, considerato “circostanza eccezionale”, hanno diritto solo all’assistenza e al rimborso del biglietto, ma non alla compensazione pecuniaria.

La mappa dei disservizi: aeroporti e rotte più problematiche
Hub di partenza con maggiori criticità
L’analisi delle richieste di rimborso per aeroporto di partenza mostra una concentrazione significativa nei principali hub italiani. Milano, considerando tutti i suoi aeroporti, si conferma come l’area più problematica con il 14,6% del totale delle richieste, suddivise tra Milano Malpensa (10,4%), Milano Orio al Serio (2,6%) e Milano Linate (1,6%). Segue Roma con l’8,4% delle richieste, distribuite tra Roma Fiumicino (7,1%) e Roma Ciampino (1,3%).
Significativa anche la presenza di Catania, che con il 6,2% delle richieste si conferma come uno degli aeroporti più problematici, in linea con quanto evidenziato dall’ENAC riguardo alle difficoltà di gestione dei flussi in alcuni scali regionali. Istanbul rappresenta invece un caso particolare, con il 2,9% delle richieste, evidenziando come i problemi possano verificarsi anche in importanti hub di connessione internazionali.
Altri aeroporti di partenza con elevate percentuali di disservizi includono Bologna (2,8%), Londra (2,5%), Bari (2,1%), Palermo (1,5%), Barcellona (1,3%) e Parigi (1,1%).
Le compagnie aeree più problematiche: analisi e confronto
L’analisi delle compagnie aeree maggiormente coinvolte nelle richieste di rimborso pervenute a Rimborso al Volo nel primo trimestre 2025 mostra una netta prevalenza delle compagnie low-cost, in linea con la loro quota di mercato che, secondo i dati ENAC, rappresenta il 60% del traffico aereo italiano.
Ryanair si conferma la compagnia con il maggior numero di segnalazioni, con il 25,4% del totale delle richieste, seguita da Wizzair con il 16,1% e EasyJet con il 7,8%. Significativa anche la presenza di Turkish Airlines, che con il 7,2% delle richieste si posiziona al quarto posto, nonostante una quota di mercato inferiore rispetto alle prime tre compagnie.
ITA Airways, il vettore di bandiera italiano, rappresenta il 3,9% delle richieste, seguita da Lufthansa con il 2,9%, Aeroitalia con il 2,3%, Vueling con il 2,3%, Air France con l’1,8% e Volotea con l’1,5%.
Va sottolineato che questi dati devono essere interpretati considerando il volume di voli operati da ciascuna compagnia. Ryanair, essendo il principale operatore in Italia con oltre 35 milioni di passeggeri trasportati nel 2024, presenta naturalmente un numero assoluto di richieste più elevato. Tuttavia, analizzando il rapporto tra richieste di rimborso e passeggeri trasportati, emergono differenze significative tra le varie compagnie.
In base ai dati disponibili, Wizzair presenta il rapporto più sfavorevole, con circa 3,1 richieste di rimborso ogni 10.000 passeggeri trasportati, seguita da Turkish Airlines con 2,8 e Ryanair con 2,6. Le compagnie tradizionali come ITA Airways e Lufthansa presentano invece rapporti più favorevoli, rispettivamente di 1,9 e 1,7 richieste ogni 10.000 passeggeri.
Le cause principali dei disservizi aerei: un’analisi approfondita
Secondo i dati Eurocontrol, nel primo trimestre 2025 le principali cause di ritardo nel sistema aereo europeo sono state:
- Condizioni meteorologiche avverse: 25% dei ritardi
- Problemi delle compagnie aeree: 22%
- Problemi aeroportuali: 20%
- Capacità del controllo del traffico aereo: 18%
- Gestione dei flussi di traffico: 15%
Questa distribuzione è sostanzialmente in linea con quanto osservato in Italia, dove i mesi invernali hanno visto condizioni meteorologiche particolarmente avverse, soprattutto al Nord, con frequenti nebbie a Milano e Venezia che hanno causato ritardi significativi.
I problemi infrastrutturali rappresentano un’altra causa importante di disservizi, come evidenziato dal presidente dell’ENAC Di Palma, che ha sottolineato come alcuni aeroporti italiani stiano gestendo volumi di traffico superiori alle loro capacità operative ottimali. Questo è particolarmente evidente negli aeroporti di Bologna, Napoli, Catania e Palermo, che hanno visto incrementi di traffico significativi senza corrispondenti adeguamenti infrastrutturali.
Gli scioperi, come già evidenziato, hanno rappresentato un’altra causa significativa di disservizi, con otto eventi nel primo trimestre 2025 che hanno causato la cancellazione di circa 470 voli e coinvolto oltre 65.000 passeggeri.
Infine, non va trascurato l’impatto del cosiddetto “overbooking”, una pratica ancora diffusa tra le compagnie aeree, che accettano prenotazioni oltre il numero di posti realmente disponibili. Secondo una recente indagine dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nel 2024 circa lo 0,8% dei voli in Italia ha registrato casi di imbarco negato a causa di overbooking, con un impatto stimato su circa 300.000 passeggeri all’anno ai quali spetta, come per i casi di ritardo o cancellazione, da 250€ a 600€ di risarcimento in base alla tratta.
L’impatto economico dei disservizi aerei: un danno da milioni di euro
Il valore economico delle richieste di rimborso gestite da Rimborso al Volo nel primo trimestre 2025 mostra un rimborso medio richiesto di circa 350€ per passeggero e una media di 1,6 passeggeri per pratica. Questo dato rappresenta solo la punta dell’iceberg, considerando che, secondo uno studio della Commissione Europea, meno del 15% dei passeggeri che subiscono disservizi presenta effettivamente richiesta di rimborso.
Proiettando questi dati sull’intero sistema aereo italiano, si può stimare che il valore complessivo dei disservizi nel primo trimestre 2025 si aggiri intorno ai 15-20 milioni di euro, considerando solo le compensazioni pecuniarie previste dal Regolamento CE 261/2004. A questa cifra vanno aggiunti i costi indiretti sostenuti dai passeggeri per pernottamenti, trasporti alternativi, pasti e altri disagi, stimabili in ulteriori 10-15 milioni di euro.
La comparazione con gli anni precedenti mostra un trend interessante nei dati raccolti da Rimborso al Volo:
- Primo trimestre 2023: picco massimo di richieste nel periodo analizzato
- Primo trimestre 2024: significativo calo delle richieste rispetto all’anno precedente
- Primo trimestre 2025: incremento del 100% rispetto al 2024, ma comunque inferiore al picco del 2023
Questo incremento del 100% rispetto al 2024 è in linea con l’aumento del traffico aereo, ma resta comunque significativamente inferiore al picco del 2023, quando il sistema aereo europeo stava ancora affrontando le difficoltà post-pandemiche, con carenze di personale e ripresa disordinata delle operazioni.
I dati del 2022, influenzati ancora dalle restrizioni legate alla pandemia, mostrano un quadro particolare, con circa un quarto delle richieste che hanno portato solo a rimborsi parziali delle spese a causa di cancellazioni legate al COVID-19.

I diritti dei passeggeri: cosa prevede il Regolamento CE 261/2004
In caso di disservizi aerei, i passeggeri sono tutelati dal Regolamento CE 261/2004, che prevede specifiche compensazioni a seconda della tipologia di disagio subito. È fondamentale conoscere questi diritti per poter ottenere i rimborsi spettanti.
Diritti in caso di ritardo prolungato
In caso di ritardo alla partenza, i passeggeri hanno diritto a:
- Per ritardi di almeno 2 ore per voli fino a 1.500 km, 3 ore per voli intra-UE superiori a 1.500 km e tutti gli altri voli compresi tra 1.500 e 3.500 km, o 4 ore per tutti gli altri voli: assistenza sotto forma di pasti e bevande, due chiamate telefoniche o messaggi e, in caso di partenza prevista per il giorno successivo, sistemazione in albergo e trasporto dall’aeroporto all’albergo e viceversa.
- Per ritardi di almeno 5 ore: possibilità di rinunciare al volo con rimborso completo del biglietto per la parte del viaggio non effettuata.
- Per ritardi all’arrivo pari o superiori alle 3 ore: compensazione pecuniaria tra 250€ (per voli fino a 1.500 km) e 600€ (per voli oltre i 3.500 km), a meno che il ritardo non sia dovuto a “circostanze eccezionali”.
Diritti in caso di cancellazione
In caso di cancellazione del volo, i passeggeri hanno diritto a:
- Rimborso completo del biglietto entro 7 giorni o riprotezione su un volo alternativo
- Assistenza (pasti, bevande, sistemazione in albergo se necessario)
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Compensazione pecuniaria (da 250€ a 600€ a seconda della distanza del volo), a meno che:
- La cancellazione sia stata comunicata con almeno 14 giorni di anticipo
- La cancellazione sia stata comunicata tra 7 e 14 giorni prima e sia stato offerto un volo alternativo con partenza non più di 2 ore prima e arrivo non più di 4 ore dopo l’orario originariamente previsto
- La cancellazione sia stata comunicata meno di 7 giorni prima e sia stato offerto un volo alternativo con partenza non più di 1 ora prima e arrivo non più di 2 ore dopo l’orario originariamente previsto
- La cancellazione sia dovuta a “circostanze eccezionali”
Diritti in caso di negato imbarco (overbooking)
In caso di negato imbarco dovuto a overbooking, i passeggeri hanno diritto a:
- Rimborso del prezzo del biglietto entro 7 giorni o riprotezione su un volo alternativo
- Assistenza (pasti, bevande, sistemazione in albergo se necessario)
- Compensazione pecuniaria (da 250€ a 600€ a seconda della distanza del volo)
Diritti in caso di bagaglio smarrito o danneggiato
In caso di smarrimento, danneggiamento o ritardata consegna del bagaglio registrato, i passeggeri hanno diritto a:
- Risarcimento fino a circa 1.300€ per bagaglio smarrito o danneggiato
- Rimborso delle spese di prima necessità in caso di ritardata consegna del bagaglio
Per far valere questi diritti, è necessario presentare un rapporto di irregolarità bagaglio (PIR) presso l’ufficio Lost and Found dell’aeroporto di arrivo immediatamente dopo l’atterraggio o, al più tardi, entro 7 giorni in caso di danneggiamento e 21 giorni in caso di ritardata consegna.
Per approfondire i diritti in caso di ritardo aereo, volo cancellato, overbooking o bagaglio smarrito, è possibile consultare le relative sezioni del sito Rimborso al Volo.

Previsioni per il secondo trimestre 2025: quali scenari?
Le proiezioni per il secondo trimestre 2025 indicano un probabile ulteriore aumento del traffico aereo in vista della stagione estiva. Secondo le stime di Assaeroporti, il numero di passeggeri nei mesi di aprile-giugno potrebbe superare i 50 milioni, con un incremento del 5-7% rispetto allo stesso periodo del 2024.
L’ENAC ha avviato diverse iniziative per migliorare la situazione, focalizzandosi in particolare su una verifica approfondita per la Summer 2025 e monitorando gli aeroporti più congestionati come Bergamo, Venezia, Bologna, Napoli, Catania e Palermo. In una riunione con i principali operatori del settore, l’Ente ha deciso di adottare misure specifiche per “gestire in modo differente i voli, privilegiando quelli con passeggeri in transito”, al fine di ridurre i disagi.
Sul fronte degli scioperi, sono già stati annunciati almeno tre eventi di agitazione sindacale per il mese di aprile 2025, incluso uno sciopero nazionale del trasporto aereo previsto per il 9 aprile, che potrebbe avere un impatto significativo sul sistema.
Le previsioni meteorologiche per il trimestre aprile-giugno 2025 indicano condizioni generalmente più favorevoli rispetto ai mesi invernali, con una riduzione attesa dei ritardi dovuti a cause meteorologiche. Tuttavia, l’incremento del traffico tipico della stagione primaverile-estiva potrebbe compensare questo miglioramento, mantenendo elevato il numero complessivo di disservizi.
Gli esperti di Rimborso al Volo ritengono che, senza interventi strutturali significativi, i disservizi potrebbero aumentare ulteriormente durante i mesi estivi di picco, con particolare criticità previste per gli aeroporti di Catania, Palermo, Bari e Cagliari, tradizionalmente caratterizzati da un forte incremento stagionale del traffico turistico.
Consigli pratici per i viaggiatori: come tutelarsi dai disservizi aerei
Per minimizzare l’impatto dei possibili disservizi aerei e massimizzare le probabilità di ottenere i rimborsi spettanti, ecco alcuni consigli pratici per i viaggiatori:
Prima del viaggio
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Assicurazione viaggio: Sottoscrivere un’assicurazione che copra specificamente ritardi, cancellazioni e smarrimento bagagli può offrire una protezione aggiuntiva, soprattutto per viaggi importanti o costosi.
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Scegliere i voli con attenzione: Quando possibile, optare per voli diretti nelle prime ore della giornata, che statisticamente hanno meno probabilità di subire ritardi cumulativi. Evitare le coincidenze strette, prevedendo almeno 2-3 ore tra un volo e l’altro per minimizzare il rischio di perdere la connessione.
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Monitorare lo stato del volo: Iscriversi agli alert della compagnia aerea e controllare regolarmente lo stato del volo nei giorni precedenti la partenza, per essere informati tempestivamente di eventuali modifiche o cancellazioni.
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Conoscere i propri diritti: Familiarizzare con il Regolamento CE 261/2004 e i diritti previsti in caso di disservizi aerei permette di agire prontamente e in modo informato in caso di problemi.
Durante il disservizio
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Documentare tutto: Conservare tutte le comunicazioni ricevute dalla compagnia aerea, le carte d’imbarco, le ricevute delle spese sostenute a causa del disservizio (pasti, alloggio, trasporti alternativi) e, se possibile, ottenere una dichiarazione scritta sul disservizio dal personale della compagnia.
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Richiedere assistenza: In caso di ritardo prolungato o cancellazione, pretendere l’assistenza prevista dal Regolamento CE 261/2004, inclusi pasti, bevande e, se necessario, sistemazione in albergo e trasporto.
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Comunicare con la compagnia: Informare immediatamente la compagnia aerea del disservizio, preferibilmente per iscritto (email, modulo sul sito web) per avere traccia della comunicazione.
Dopo il disservizio
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Presentare reclamo formale: Inviare un reclamo formale alla compagnia aerea entro 7 giorni dall’evento, descrivendo dettagliatamente il disservizio subito e richiedendo esplicitamente la compensazione prevista dal Regolamento CE 261/2004.
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Valutare l’assistenza professionale: Se la compagnia aerea non risponde entro 30 giorni o respinge la richiesta di rimborso, considerare l’assistenza di professionisti come Rimborso al Volo per gestire la pratica e aumentare le probabilità di successo.
Conclusioni: un sistema sotto pressione
L’analisi dei disservizi aerei nel primo trimestre 2025 rivela un sistema aeroportuale italiano sotto pressione, con un incremento significativo dei problemi rispetto all’anno precedente. La combinazione di aumento del traffico, infrastrutture inadeguate e instabilità del personale ha creato condizioni critiche per i passeggeri.
In questo contesto, la conoscenza dei propri diritti e l’accesso a servizi specializzati come Rimborso al Volo rappresentano strumenti fondamentali per i viaggiatori. Con compensazioni che possono arrivare fino a 600€ per passeggero, è essenziale non rinunciare a quanto previsto dalla normativa europea.
Le previsioni per i prossimi mesi suggeriscono che, nonostante gli interventi annunciati dall’ENAC, la situazione potrebbe rimanere critica, soprattutto negli aeroporti di Milano, Roma, Catania e Bologna. I viaggiatori sono quindi invitati a pianificare con attenzione i propri spostamenti e a prepararsi adeguatamente a possibili disservizi.
Nota: I dati percentuali presentati in questo articolo relativi alle richieste di rimborso si riferiscono esclusivamente a quelle pervenute a Rimborso al Volo nel periodo gennaio-marzo 2025 e non necessariamente riflettono il totale dei disservizi verificatisi nel settore aereo italiano.
FAQ
Perché gli aerei sono sempre in ritardo?
I ritardi aerei nel primo trimestre 2025 sono stati causati principalmente da tre fattori: scioperi del personale (circa 40% dei casi), congestione degli aeroporti (30%) e condizioni meteorologiche avverse (25%). Il restante 5% è attribuibile a problemi tecnici degli aeromobili.
Quando ho diritto al rimborso se il mio volo è stato cancellato?
Hai diritto a una compensazione pecuniaria se la cancellazione non è stata comunicata con almeno 14 giorni di anticipo e non è dovuta a circostanze eccezionali. La compensazione varia da 250€ per voli fino a 1.500 km a 600€ per voli oltre i 3.500 km. In ogni caso, hai sempre diritto al rimborso del biglietto o alla riprotezione su un volo alternativo.
Cosa fare in caso di bagaglio smarrito?
Devi immediatamente segnalare lo smarrimento all’ufficio Lost & Found dell’aeroporto di arrivo, compilando il PIR (Property Irregularity Report). Conserva una copia del PIR, lo scontrino del bagaglio e tutti gli scontrini degli acquisti di necessità che dovrai effettuare. Se il bagaglio non viene ritrovato entro 21 giorni, è considerato perso e puoi richiedere un risarcimento fino a circa 1.300€.
Ho diritto a un rimborso se c'è stato uno sciopero?
Dipende dal tipo di sciopero. Se lo sciopero riguarda il personale della compagnia aerea, hai diritto alla compensazione pecuniaria. Se invece riguarda il controllo del traffico aereo o il personale aeroportuale, hai diritto all’assistenza e al rimborso del biglietto, ma non alla compensazione pecuniaria.
Quanto tempo ho per richiedere un rimborso?
Secondo la normativa italiana, hai fino a 2 anni di tempo dalla data del disservizio per richiedere la compensazione pecuniaria. Tuttavia, è consigliabile agire il prima possibile per aumentare le probabilità di successo.