La guerra in Ucraina ha comportato una serie di limitazioni al comparto aereo. Sempre più spesso gli effetti di un conflitto così vicino a casa fanno sentire i propri effetti negativi nel quadro economico, tanto del singolo quanto delle aziende. Proprio da queste difficoltà dovrà tirarsi fuori l’aviazione civile che dopo il covid si trova con rotte sempre più costose e lunghe.
L’International Air Transport Association (Iata) stima che il numero complessivo di viaggiatori raggiungerà i 4 miliardi nel 2024 superando i livelli pre-Covid-19 (103% del totale del 2019). Nel 2021, il numero complessivo di viaggiatori era il 47% dei livelli del 2019; nel 2022 dovrebbe salire all’83%, quindi al 94% nel 2023, al 103% nel 2024 e al 111% nel 2025 (fonte agi)
Il recente conflitto in Ucraiana ha avuto però diversi impatti, non ultimi, la chiusura di molte tratte aeree e l’aumento dei prezzi dei biglietti. Questi sono solo due di vari fattori che potrebbero comportare un fermo sempre maggiore alla crescita del settore.
Quanto è grave la situazione del settore aereo?
L’invasione russa dell’Ucraina e le successive sanzioni imposte al Paese hanno portato con sé tantissime problematiche al settore aereo, proprio mentre si stava riprendendo dagli effetti paralizzanti del blocco del Covid-19.
La pandemia ha avuto un impatto negativo sulle entrate globali delle compagnie aeree, sia lowcost che di bandiera. Ma grazie alla capacità di resistere a questi problemi, e a viaggiatori sempre più smaniosi di raggiungere nuovi luoghi, il 2021 ha visto un ritorno (moderato) dei viaggi in aereo.
A causa del conflitto in Ucraina, Canada, UE, Regno Unito, Stati Uniti e vari altri paesi hanno bandito gli aerei russi dal loro spazio aereo. La Russia ha reagito vietando a 36 paesi di volare nei suoi cieli.
Le sanzioni reciproche e le restrizioni aeree hanno scosso il settore dell’aviazione, portando alla cancellazione o al reindirizzamento dei voli, all’aumento dei prezzi dei biglietti aerei , ai costi del carburante più elevati e problemi con l’approvvigionamento di titanio, tra le altre questioni.
La cancellazione o il reindirizzamento dei voli con la guerra in Ucraina
La combinazione delle sanzioni e dei divieti aerei ha costretto diverse compagnie aeree a sospendere o reindirizzare i loro voli.
Molte compagnie aeree non russe devono effettuare deviazioni per evitare di volare sopra il territorio russo, con alcune compagnie europee che cancellano del tutto i loro voli per l’Asia.
Le rotte più lunghe e le deviazioni dei voli hanno un impatto significativo sui costi, compresi i prezzi del carburante e dei biglietti aerei.
Facciamo qualche esempio, la compagnia aerea finlandese Finnair, ha visto passare il suo volo da Helsinki a Bangkok, da 10 ore e mezza a 12 ore e 40. Tratta ancora più importante (per il traffico passeggeri) è quella tra Tokyo e Londra che arriva a richiedere fino a 3 ore e mezza passsando per l’Alaska, la Groealndia e l’Islanda vista l’impossibilità di sorvolare la Siberia.
Se invece parliamo dei costi sostenuti dalle compagnie aeree, possiamo avere qualche fonte fornita da Eurocontrol (che coordina lo spazio aereo).
La tratta Parigi-Tokyo costerà tra i 10 e i 30mila euro in più (a causa delle ore in più), mentre Francoforte-Pechino si aggira su dei rincari più modesti (tra 6-18mila euro).
Costi che vengono anche aggravati dai prezzi dei carburanti aerei sempre più altri.
Prezzi del carburante aerei più alti
Anche la guerra in Ucraina ha influito sui prezzi del petrolio. Ciò avrà un forte impatto sul settore dell’aviazione, con i prezzi del carburante estremamente importanti per le compagnie aeree quando si tratta di costi operativi.
Una ricerca di GlobalData afferma che
“l’aumento dei costi del carburante avrà un impatto sulla redditività delle compagnie aeree, che si stanno ancora riprendendo dopo il calo della domanda dovuto alla pandemia. In poche parole, spazio aereo chiuso significa tempi di volo più lunghi, più carburante, più ore di pilotaggio, costi più elevati e, di conseguenza, tariffe più elevate. Tariffe più alte potrebbero avere un ulteriore impatto sulla ripresa della domanda”.
Tariffe sempre più alte che già si vedono sulle tasche dei consumatori.
Aumento dei prezzi dei biglietti aerei dovuti alla guerra in Ucraina
La cancellazione dei voli, le rotte più lunghe, i maggiori costi del carburante e l’aumento dell’inflazione sono alcune delle ragioni che hanno portato ad un aumento costante del prezzo dei biglietti aerei.
Ci troviamo quindi con il settore aereo che sperava finalmente di uscire dall’emergenza sanitaria per poter riprendere la crescita prevista ed avere sempre più rotte disponibile, ad una situazione disastrosa.
La mancanza di certezza sul futuro e l’impossibilità di utilizzare tutte le rotte andrà sicuramente ad incidere sempre di più sul trasporto aereo.
Mentre da una parte non si può mai sapere quando tutto tornerà a funzionare come eravamo abituati, le stesse compagnie accumulano sempre più ritardi e cancellazioni. In caso di maltempo o altri fattori esterni, non è possibile procedere con la richiesta di rimborso o risarcimento.
Mentre, supportiamo senza costo, per il passeggero, tutte le richieste dove la compagnia aerea non ha rispettato le tempistiche date al momento dell’acquisto. Scopri come richiedere il rimborso aereo.