Sembra che durante questo 2022 piano piano ci stiamo riappropriando di una certa normalità almeno per quanto riguarda i viaggi. Dopo gli anni di restrizioni Covid, gli italiani stanno riprendendo a salire su un aereo per dirigersi lontano dalla propria routine, almeno per qualche giorno.
Lentamente anche quel senso di incertezza che abbiamo sentito soprattutto quando le misure di contenimento cambiavano spesso sta svanendo. Eppure prima di prenotare un viaggio sono tanti coloro che cercano indicazioni su eventuali restrizioni e certificati da presentare.
Quali certificati occorrono per viaggiare in Europa?
Iniziamo con il dire che a partire da giugno 2022 in Italia non è più necessario presentare né Green Pass né tampone negativo alla partenza o al rientro. Complice questa decisione sono stati infatti tantissimi gli italiani che si sono spinti all’estero per questa estate.
Ma anche negli altri Paesi europei sono progressivamente cadute tutte le richieste di presentare determinate certificazioni quindi coloro che sono diretti entro i confini UE possono viaggiare tranquilli ancora ora.
Di quali certificati ho bisogno per volare fuori dall’Europa?
Le restrizioni Covid sono diminuite notevolmente anche per viaggiare fuori dall’Europa e i confini di praticamente tutti i Paesi sono aperti agli italiani.
Tuttavia, questo non significa che si è esentati dal presentare o almeno avere con voi un’adeguata documentazione.
Solitamente quello che viene richiesto per l’ingresso in alcuni Stati è un certificato che attesti il completamento del ciclo vaccinale oppure un tampone eseguito 72 o 48 ore prima della partenza, a seconda della Nazione di destinazione.
Restrizioni Covid-19 all’estero: a cosa prestare attenzione?
I vaccini che sono stati somministrati in Italia sono generalmente validi ovunque ma non in tutti i Paesi il percorso si ritiene completo con lo stesso numero di dosi.
Per quanto riguarda il tampone dovete prestare attenzione a quale tipologia viene richiesta: nella maggior parte degli Stati si richiede il molecolare mentre qualcuno accetta anche il tampone rapido ma la sua validità è molto ridotta e, quindi, poco conveniente.
In molte Nazioni le regole riguardanti i tamponi e il completamento del ciclo vaccinale sono diversi per i minori, soprattutto per quelli al di sotto dei 12 anni. Se partite con bambini e/o ragazzi prestate attenzione all’età dalle quali si applicano le richieste di documenti. In passato vi abbiamo dato altre accortezze generiche da seguire quando si viaggia con dei minori.
Se avete avuto da poco il Covid e siete quindi in possesso di un certificato di guarigione informatevi se questo ha lo stesso valore del tampone o del Green Pass.
Un’altra accortezza è quella di avere sempre tutte le documentazioni in lingua inglese e provviste di relativo QR code.
Ogni Paese ovviamente ha le proprie regole e alcuni richiedono in aggiunta a questi certificati anche delle dichiarazioni da compilare online sui siti istituzionali o da stampare e avere con sé al momento dell’imbarco.
Infine, ricordatevi che abbiamo fatto riferimento a ciò che vi occorre per partire ma non è raro che questi documenti vi vengano richiesti anche per accedere a determinati luoghi o, in generale, in altri momenti del vostro viaggio.
In Cile, ad esempio, viene richiesta la Pase de Movilidad, la certificazione di vaccinazione locale, per partecipare a molte attività all’aperto e al chiuso. Per averla è necessaria la validazione della vostra documentazione.
I nostri consigli per il viaggio: assicurazione e attenzione
Sebbene abbiamo parlato di una progressiva diminuzione delle misure adottate dai vari Paesi per ridurre i contagi dobbiamo sempre ricordarci che il Covid non è ancora stato sconfitto. Per questo motivo vi consigliamo di prestare la dovuta attenzione.
In Paesi come il Qatar le autorità sanitarie si riservano il diritto di eseguire tamponi a campione, soprattutto in presenza di sintomi. Ovviamente nel caso in cui si risulti positivi all’estero è necessario sottoporsi a una quarantena.
Vi raccomandiamo quindi di stipulare una buona assicurazione di viaggio che copra le spese mediche anche legate al Covid, soprattutto se volate verso Paesi non europei.
Certificazioni contro il Covid-19: ecco come funziona in alcuni Stati!
Per aiutarvi a capire quali regole sono ancora in vigore in alcuni Stati ne abbiamo selezionati alcuni. La nostra scelta è caduta sui Paesi che potrebbero avere disposizioni più complesse e su quelli che hanno da poco riaperto le frontiere ai viaggiatori:
- Giappone
- Emirati Arabi
- Nepal
- Ecuador
Non vi resta che leggere qui sotto per avere degli esempi e, perché no, incuriosirvi e scegliere la meta del vostro prossimo viaggio!
Giappone: quali restrizioni Covid?
Dall’11 ottobre 2022 gli italiani sono liberi di tornare a viaggiare verso il Giappone senza bisogno del visto. Inoltre sarà più facile prenotare grazie all’eliminazione del tetto massimo di ingressi nel Paese.
Ottime notizie per chi vuole godersi i colori autunnali delle foreste giapponesi ma anche dei parchi di templi e santuari. Kyoto, ad esempio, si riempie di persone proprio per ammirare le foglie che diventano rosse, gialle e arancioni.
Sappiate però che rimangono delle regole da rispettare per entrare in Giappone e limitare i contagi da Covid-19. Sostanzialmente queste dipendono dal completamento o meno del ciclo vaccinale da tre dosi.
Nel primo caso vi basterà avere il certificato giapponese che lo attesta oppure il Green Pass europeo. Nel secondo caso è necessario presentare un test PCR negativo eseguito entro 72 ore dalla partenza e, insieme, questo modulo compilato e firmato.
Emirati Arabi Uniti
Vi segnaliamo che in Giappone non è valido il certificato di guarigione al posto della dose vaccinale!
Chi è interessato agli Emirati Arabi sappia che novembre è considerato un mese ancora estivo mentre da dicembre il clima inizia ad essere leggermente più piovoso.
Le temperature a novembre raggiungono infatti massime di 31 gradi permettendo ai turisti di godersi ancora gli sport d’acqua o anche solo un bagno al mare.
Vi consigliamo di scoprire anche la cultura locale visitando i Suk e le moschee, molto famosa è la Gran Moschea dello Sceicco Zayed, oppure prenotando un’escursione nel deserto.
Ma, in tempo di Covid-19, vi sono delle restrizioni all’ingresso per gli Emirati Arabi?
L’ingresso è ora libero ma vincolato alla presentazione di uno dei seguenti certificati:
- documento che attesta il completamento del ciclo vaccinale con un vaccino approvato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità o dagli Emirati Arabi Uniti e fornito di QR Code. Gli Emirati intendono completo un ciclo composto da due dosi dello stesso vaccino somministrato da almeno 14 giorni prima della partenza (oppure una dose del vaccino Johnson & Johnson);
- tampone molecolare negativo svolto nelle 48 ore precedenti e recante un QR Code ( i minori di 16 anni (Abu Dhabi) o 12 anni (Dubai) sono esenti dall’obbligo di tampone);
- certificato medico valido, provvisto di QR Code, che attesti la guarigione dal Covid nel mese antecedente l’arrivo negli EAU.
Potete far riconoscere il vostro stato vaccinale nel 2022 registrandovi qui.
Nepal
Il Nepal è famoso in tutto il mondo per l’Himalaya ma in realtà ospita addirittura otto parchi naturali e tra questi c’è quello di Chitwan, patrimonio UNESCO.
Se siete amanti della natura e del trekking oppure delle arrampicate potreste quindi essere interessati a visitare questo bellissimo territorio.
Sappiate però che il Covid purtroppo ha complicato il modo di viaggiare nel Paese. Il Nepal infatti continua a presentare delle criticità a causa dello scarso numero di strutture sanitarie e delle difficoltà nel processo di immunizzazione della popolazione.
Questo porta a picchi di contagi anche nei periodi in cui solitamente il virus rallenta la sua diffusione e, quindi, non è insolito che si verifichino chiusure per i collegamenti internazionali.
Il nostro consiglio è di fare un viaggio organizzato e stipulare un’assicurazione medica. Monitorare costantemente la situazione prima di partire è utile, purtroppo però questa può cambiare improvvisamente quindi, in generale, ponderate con attenzione un viaggio qui.
In ogni caso sappiate che anche qui le indicazioni sono simili a quelle della maggior parte dei Paesi citati: avete bisogno della certificazioni di un ciclo vaccinale completo oppure di un tampone negativo effettuato entro le 72 ore precedenti la partenza. Al momento dell’arrivo grazie a questa documentazione potrete ottenere il visto.
Ecuador
L’Ecuador è un Paese piccolissimo quasi sovrastato da Nazioni molto grandi come Brasile, Cile e Argentina. In realtà è un territorio che ha tantissimo da offrire a un viaggiatore: dalla fitta giungla amazzonica ai panorami delle Ande passando per le cittadine quichua.
Siamo quindi felici di segnalarvi che dal 20 ottobre sono cadute le restrizioni per entrare nel Paese.
Sarà necessario semplicemente presentare prima dell’imbarco il Formulario in formato digitale denominato “Declaración de Salud del Viajero” che potete compilare online oppure scaricare in formato cartaceo e completare con i dati.
Questi erano solo degli esempi per aiutarvi a comprendere le regole attualmente in vigore. Vi raccomandiamo di consultare il sito Viaggiare Sicuri dove potrete selezionare la vostra destinazione per viaggiare ben preparati.
Per il resto non ci rimane che augurarvi un buon volo e ricordarvi che per qualsiasi disagio aereo siamo pronti ad aiutarvi!