Questo periodo natalizio del 2022 ha registrato numerose partenze ma, purtroppo, anche numerosi disagi dovuti al maltempo.
Sono circa 18mila gli italiani che hanno deciso di mettersi in viaggio. Tanti sono rimasti in Italia, anche per ricongiungersi con i propri parenti, mentre altri hanno preferito andare all’estero o raggiungere città d’arte, restando nel Bel Paese. Roma, ad esempio, ha raggiunto il primo posto delle destinazioni scelte.
Ma l’Italia è stata scelta anche dai viaggiatori stranieri. Uno studio Enit su dati Fordwardkeys indica che ci sono state 274mila prenotazioni aeree internazionali verso l’Italia tra lo scorso 19 dicembre e l’8 gennaio 2023. Un numero importante perché registra un +57,3% rispetto allo scorso anno.
Ma questo periodo ha registrato anche importanti disagi. Avevamo già segnalato i possibili problemi per questo Natale 2022. Tuttavia sembra che, dopo i problemi per i viaggi legati alla pandemia e poi agli scioperi aerei, anche il meteo abbia scelto di condizionare negativamente i voli scelti dai viaggiatori. Ma vediamo insieme cos’è successo.
Quali aeroporti sono rimasti bloccati dalle nevicate?
Il maltempo è arrivato già a inizio mese. In Francia, a Lione, tra il 12 e il 13 dicembre sono caduti 5 centimetri di neve causando notevoli disagi ai trasporti.
Anche la capitale del Regno Unito è stata colpita da una fortissima nevicata negli stessi giorni. L’aeroporto di Stansted ha chiuso subito le piste e sospeso i voli. Anche Heathrow e Gatwick sono stati costretti a cancellare o ritardare i voli.
Decine di voli e numerosi treni sono stati così cancellati: una situazione molto complicata, aggravata dagli scioperi di quella stessa settimana nel settore ferroviario.
Maltempo e disagi: come hanno reagito le compagnie aeree?
Ovviamente le compagnie aeree si sono trovate in difficoltà non solo nella gestione delle ri-prenotazioni ma anche dei servizi ai passeggeri bloccati in città.
Wizz Air, ad esempio, ha segnalato per tempo il duro lavoro svolto dal suo personale affinché tutti i clienti fermi a terra ricevessero un’adeguata sistemazione alberghiera. Tuttavia, proprio a causa della situazione in cui tutte le altre compagnie e i rispettivi viaggiatori si trovavano, avvisava, con le dovute scuse, che i tempi di attesa sarebbero stati lunghi.
Nel Nord Europa la situazione si è rivelata ancora più grave a causa delle tempeste di neve. In Finlandia ci sono stati ritardi e cancellazioni fino all’interruzione del traffico aereo e ferroviario.
Il maltempo colpisce anche il Nord America
Gli Stati Uniti sono stati tra i Paesi più colpiti dall’ondata di freddo e tempeste di neve. Dal 22 dicembre sono stati cancellati oltre ventimila voli.
Solo martedì 27 dicembre sono stati soppressi quasi 5000 voli e più di 4000 hanno accusato forti ritardi. Per il giorno successivo sono stati cancellati in anticipo oltre 3000 voli.
Pare che la compagnia aerea maggiormente colpita sia la Southwest Airlines, una low cost tra le più grandi compagnie aeree degli Stati Uniti.
Sotto accusa non solo i disagi dei voli ma pure la capacità organizzativa della Southwest Airlines. Nel caso di molti passeggeri, la compagnia non è riuscita a riorganizzare i propri voli e a trovarne altri sostitutivi, anche a causa di un sistema informatico per la gestione delle prenotazioni e della programmazione dei voli inadeguato.
A intervenire in merito è stato perfino il presidente Joe Biden che su Twitter ha scritto che la sua amministrazione si occuperà di far riconoscere alle compagnie aeree le proprie responsabilità.
Stati Uniti e Canada: il problema dei bagagli smarriti
In aeroporti americani come quelli di Denver, Chicago e Washington si sono create code di alcune ore per ricevere assistenza dagli addetti ai servizi clienti delle compagnie aeree.
Un altro importante disagio ha riguardato i bagagli che si sono accumulati non reclamati negli aeroporti lasciando sprovvisti dei loro averi molti passeggeri.
Lo stesso è avvenuto in Canada, che ha sperimentato gli stessi problemi dovuti al maltempo. Dopo le festività l’operatività degli scali sta riprendendo ma sembra ci siano almeno 2000 bagagli fermi a Vancouver in attesa di essere riconsegnati ai legittimi proprietari.
Purtroppo lo smarrimento del bagaglio è un disservizio che abbiamo registrato diverse volte nel corso degli ultimi tempi, soprattutto nel caso degli scioperi di questa estate.
Un problema notevole, soprattutto se si somma a una cancellazione aerea e ci si trova a soggiornare in un albergo provvisorio in attesa di essere ricollocati su un volo alternativo.
Disagi aerei in Italia: cos’è successo in Abruzzo?
Vari ritardi sono stati registrati in Italia. La costa abruzzese a inizio gennaio ha sperimentato il fenomeno persistente della nebbia che ha causato ogni giorno ritardi, dirottamenti e cancellazioni dei voli.
Alcuni voli della compagnia Ryanair diretti all’aeroporto di Pescara da Francoforte e Bergamo sono stati, ad esempio, dirottati su Bari.
Un volo Ita proveniente da Milano Linate, invece, è stato costretto ad atterrare a Roma. In questi casi, però, le compagnie aeree hanno seguito la prassi di occuparsi comunque dei passeggeri per farli arrivare alla loro giusta destinazione.
A Pescara la nebbia si è per fortuna diradata più facilmente e quindi l’aeroporto ha potuto accogliere anche i voli originariamente diretti ad Ancona.
La causa dei disagi, in questo caso, non è stata solo la nebbia ma anche questioni tecniche: nello scalo abruzzese è infatti presente un sistema di atterraggio strumentali appartenente alla categoria “1”, la più bassa.
Vittorio Catone, il presidente di Saga, ovvero la società che si occupa della gestione dell’aeroporto, ha affermato che ci saranno degli interventi per l’allungamento della pista, un ammodernamento dell’attuale sistema di avvicinamento strumentale e delle procedure di avvicinamento non strumentali. Il sistema tuttavia resterà di categoria 1.
Rispetto ai problemi di questo periodo ha però aggiunto:
Purtroppo le condizioni climatiche che hanno caratterizzato queste festività, come verificabile anche dalle statistiche meteorologiche relative agli anni passati sono di carattere eccezionale e hanno generato disagi che non si sarebbero potuti evitare.
Maltempo in Puglia: la nebbia blocca i trasporti
Mercoledì 28 dicembre chi si trovava a Bari e nella sua provincia si è svegliato avvolto da una fitte coltre di nebbia. Era già successo il giorno di Santo Stefano, quando nel capoluogo barese per diverse ore della mattinata gli abitanti al volante erano stati costretti addirittura ad attivare i fendinebbia e ridurre la velocità.
I disagi ai trasporti sono però stati notevoli anche per treni e aerei. In aeroporto, infatti, molti voli hanno registrato notevoli ritardi oppure sono stati dirottati.
Cosa fare in caso di cattivo meteo e cancellazioni aeree?
Come dimostrato dalle improvvise nevicate e dalle temperature eccezionalmente basse registrate sotto le festività, soprattutto nel Nord Europa, prevedere il maltempo è molto difficile.
Ovviamente si tratta di una situazione che sfugge al controllo di una compagnia aerea. Per questo l’articolo 5 paragrafo 3 del Regolamento (CE) n. 261/2004 pone il maltempo all’interno delle circostanze eccezionali.
In particolare le tre categorie in cui si concretizza il maltempo sono:
- una nuvola di cenere che comporta una riduzione di visibilità per i piloti e una possibile compromissione dei sensori degli altimetri e dei tachimetri;
- le condizioni meteo avverse quali neve, tempesta, pioggia ghiacciata e nebbia che impediscono il decollo del veivolo in sicurezza;
- un fronte temporalesco: questo si verifica quando il volo precedente al vostro ha dovuto praticare un atterraggio di emergenza a causa di un fronte temporalesco e quindi quello successivo ha ritardato la partenza o è stato cancellato.
Tutto ciò non significa che, se il vostro volo ritarda o viene cancellato per colpa di condizioni meteo avverse, non abbiate diritto a forme di tutela. Innanzitutto vi spetta l’assistenza a terra da parte del personale della compagnia.
Ma noi vogliamo aggiungere due importanti suggerimenti che vi potranno tornare utili successivamente:
- fatevi sempre comunicare per iscritto il motivo della cancellazione e non cancellate il messaggio;
- fate caso se ci sono voli che, a differenza del vostro, partono normalmente.
Posso chiedere un risarcimento in caso di maltempo?
Proprio perché si tratta di circostanze fuori dal controllo della compagnia aerea è stato stabilito che questa non deve alcun risarcimento in caso di ritardi o cancellazioni per maltempo.
Tuttavia, prima di rinunciare alla possibilità di ricevere un rimborso, vi informiamo che esistono dei casi in cui è possibile richiederlo e ottenerlo. Vediamo le conditio sine qua non:
- il volo deve decollare da un aeroporto dell’Unione europea (a prescindere dalla compagnia aerea) o che atterri in un aeroporto dell’Unione (compagnia con sede nell’UE);
- non deve essere passato più di un anno e mezzo di tempo.
Importante poi è che abbiate seguito i consigli che vi abbiamo dato prima. Sono utili perché non sempre il mancato decollo corrisponde a un effettivo problema di sicurezza.
Potrebbe capitare che la compagnia aerea stia utilizzando il maltempo come scusa per giustificare il ritardo o la cancellazione. Il dubbio vi verrà spontaneo nel momento in cui vedrete altri aerei decollare.
Se durante queste vacanze il vostro volo ha subito un ritardo oppure viene cancellato vi suggeriamo di chiedere la nostra consulenza per capire se vi spetta il rimborso e ottenerlo!