In un momento storico in cui il problema dell’inquinamento ambientale è al centro di numerose discussioni e provvedimenti il tema dei Jet privati si fa sentire sempre di più.
Il settore dell’aviazione civile rilascia il 2,4% di CO2 a livello globale. Eppure, se molti cittadini cercano di capire come limitare la loro impronta ambientale, sembra che altri non solo non lo facciano ma siano anche maggiormente responsabili delle emissioni.
Infatti, una persona produce di media 7 tonnellate annue di CO2 mentre una celebrità che utilizza un jet privato arriva a oltre 3.300 tonnellate.
Jet privati: più like o più critiche?
Sicuramente non sono poche le persone che in questo periodo, tra restrizioni per il Covid, scioperi e disagi aerei, hanno sognato di poter comprare un veivolo privato per aggirare tutti i problemi.
Sembra evidente anche dal fatto che i post dei viaggi a bordo di jet privati riscuotono sempre tantissimi like e commenti, simbolo di un’invidia un po’ generalizzata nei confronti di questi voli di lusso.
Tuttavia, non tutti percepiscono il fascino dei voli privati e anche sui social non sono in pochi a criticare questa ostentazione, soprattutto per una questione che ormai sta a cuore a molti: l’inquinamento.
L’account Jet dei ricchi e i VIP “colpiti”
Abbiamo già trattato in questo articolo quanto un solo viaggio di un jet privato sia impattante sull’ambiente e come sui social esistano degli account che lo sottolineano mostrando quanto inquina il volo della star che seguiamo.
L’account Instagram Jet dei Ricchi utilizza proprio i post dei VIP per capire quale viaggio hanno fatto: successivamente viene calcolato l’inquinamento che ne deriva e paragonato a quello di una persona media.
Gli ideatori vogliono in questo modo evidenziare sia l’impatto ambientale dei jet privati sia la loro capacità di accentuare la disuguaglianza ambientale.
Tra le star sotto i riflettori dell’account Jet dei ricchi è finito il rapper Fedez che avrebbe utilizzato ben quattro voli privati per andare da Ibiza a Tirana per tenere dei concerti. Questi viaggi hanno emesso 12 tonnellate di Co2 che sono il corrispettivo, in media, del consumo annuo per tutti gli spostamenti di quattro persone.
Anche i Måneskin sono apparsi sull’account in quanto avrebbero provocato 11 tonnellate di emissioni per partecipare a due concerti in Europa. In un paio di giorni il jet che li ha trasportati avrebbe infatti emesso nell’atmosfera la stessa quantità di anidride carbonica che una persona normale emette in quattro anni per tutti i trasporti.
Critiche anche per i voli privati dei politici
Ma non si tratta solamente dei membri dello spettacolo. Continua a far discutere la decisione dei partecipanti al World Economic Forum (WEF) di recarsi a Davos con jet privati. Una decisione incoerente soprattutto perché tra gli argomenti di cui si discute c’è proprio l’ambiente.
Una ricerca, commissionata da Greenpeace International ed effettuata dalla società olandese di consulenza ambientale CE Delft, evidenzia che nei giorni del WEF dello scorso anno il numero di voli compiuti con jet privati da e per gli aeroporti intorno a Davos è raddoppiato.
Un partecipante su dieci del meeting ha viaggiato su un jet privato e, infatti, sono arrivati e partiti da Davos ben 1040 jet privati.
La quantità di CO2 emessa? È stata quattro volte superiore a quella che in media viene attribuita a questo tipo di velivoli nelle altre settimane dell’anno. Per farvi capire meglio: in una sola settimana i jet privati hanno causato emissioni di CO2 pari alle emissioni medie di 350 mila automobili nello stesso periodo di tempo.
Jet privati: acquisto e utilizzo in crescita costante
L’impatto ambientale e la sensibilità riguardo la questione dovrebbe frenare gli acquisti dei jet privati. Purtroppo, invece, non è così.
Secondo il Guardian, il quotidiano londinese, non solo la vendita e l’utilizzo di aerei personali non sta scendendo ma, anzi, è in forte crescita.
A essere criticato lo stesso primo ministro inglese Rishi Sunak che avrebbe effettuato tre viaggi in soli dieci giorni.
Ad aumentare l’indignazione il fatto che, ad esempio, il volo da Londra a Blackpool su un jet della Raf da 14 posti poteva essere sostituito da un viaggio di circa tre ore di treno. Lo stesso per il viaggio a Leeds della settimana precedente.
Sottolineiamo che questo è uno dei punti maggiormente critici: l’utilizzo di voli personali anche per tragitti facilmente percorribili in macchina o, ancora meglio, in treno. A tal proposito la Francia ha ricevuto l’ok dalla Commissione Europea proprio per vietare voli per mete troppo vicine e raggiungibili con il treno.
Il rapporto di Transport & Environment, tra l’altro, dichiara che il Regno Unito “è il più grande inquinatore di jet privati in Europa, rappresentando quasi il 20% delle emissioni, seguito dalla Francia”. Se invece consideriamo il resto del mondo sono gli Stati Uniti ad avere la stragrande maggioranza di tutti i voli di jet privati.
Jet privati: un futuro mercato da 228 miliardi di euro
Parlavamo di crescita di voli privati. Sono tante le aziende che registrano un aumento sostanzioso nelle richieste e nelle prenotazioni. Richard Koe, amministratore delegato di Wingx, società che analizza i dati sull’aviazione privata, ha affermato: “Se si guarda a gennaio 2023, l’incremento è un po’ più del 10% in più rispetto a gennaio 2019. Questa è una crescita solida”.
Secondo il Financial Times i più importanti marchi che operano in questo settore registrano ormai un giro d’affari tra il 30 e il 40%. Tutto ciò ha creato anche, secondo la legge del mercato tra domanda e offerta, un aumento dei prezzi del 21%.Secondo le stime della società Honeywell International, questa crescita non vedrà un arresto: sono previsti più di 8500 business jet entro il 2032 e un giro d’affari di 228 miliardi di euro.
Chi vola sui Jet privati?
Per poter viaggiare su un jet privato bisogna mettere in preventivo circa 12.000 euro all’ora. Un calcolo che forse rimette in prospettiva l’aumento dei biglietti delle low cost ma che, effettivamente, incide poco sul budget dei VIP che usufruiscono dei voli personali.
Più del 70% delle richieste per voli privati arriva da persone che non ne hanno mai usufruito, sottolineando come il fascino nei confronti di questo tipo di viaggi non stia scemando. Ad esempio, l’imprenditore Rick Schirmer ha affermato: “Volare con i jet privati significa che la nostra famiglia è in grado di evitare la sicurezza aeroportuale, la folla negli aeroporti, la rabbia dei passeggeri per il volo e l’essere circondati da persone che spesso non usano correttamente la mascherina”.
Jet privati: tra modelli costosi e inquinamento
Forse il primo modello che ci viene in mente quando pensiamo ai jet privati dei politici è l’Air Force One. In questo caso parliamo di un modello a dir poco particolare, con la sua capacità di compiere viaggi lunghissimi e anche potersi difendere. Il prezzo si aggira intorno ai 400 milioni di dollari.
Il Bombardier Global 700 è un altro modello di estremo lusso, con camere da letto arredate, che può trasportare fino a 19 persone e ha un costo di 73 milioni di dollari.
Abbiamo poi il Dassault Falcon 8x, spesso utilizzato da molti uomini di potere per compiere viaggi di lavoro. Infatti i suoi interni sono finemente e lussuosamente arredati e sono ideali anche per svolgere meeting d’affari. Basta avere 82 milioni di dollari.
Forse non è il più costoso ma sicuramente è tra i più diffusi: un Cessna Citation XLS parte da 13 milioni di dollari. Prendiamolo come esempio per calcolare quanto inquina un jet privato: consumando 857 litri di carburante per ogni ora di utilizzo questo veivolo rilascia circa 2,5 chilogrammi di anidride carbonica (Co2) nell’atmosfera terrestre per ogni litro di carburante consumato. Ciò significa che in un’ora di viaggio emette fino a due tonnellate di Co2.
Un aereo di linea come un Jumbo 747 consuma in un’ora circa 14.750 litri di cherosene, ovvero 4 litri al secondo. Quindi, solamente 17 jet privati riescono a rilasciare quanto un volo di linea. Ovviamente dobbiamo ricordarci anche quante persone vengono trasportate da questi aerei. Ovvero poche.