I ritardi e cancellazioni aeree sono stati praticamente una costante nell’organizzazione dei viaggi in questo 2022. Le ricerche online su quali regole seguire circa il Covid nei diversi Paesi europei sono state piano piano sostituite da se e quando erano in programma gli scioperi aerei.
Già nel periodo tra il primo aprile e il 30 giugno in Europa erano stati cancellati ben 64.100 voli, ben 712 al giorno e 71 per aeroporto.
Si distingueva negativamente già allora l’aeroporto Schiphol di Amsterdam che vedeva annullate 14.200 partenze in solo tre mesi. Non a caso lo abbiamo inserito nell’elenco degli aeroporti con più ritardi.
Necessaria dunque la decisione dello scalo di limitare il transito dei passeggeri soprattutto in seguito alle lunghissime file createsi per i controlli: per ottobre il tetto massimo sarà di 69.500 passeggeri.
Ma sono tanti gli aeroporti che hanno registrato un altissimo numero di disagi. Negli aeroporti di Francoforte e Charles de Gaulle i voli che sono partiti in ritardo sono stati superiori al 45%.
Cosa è successo in Italia?
La situazione in Italia è stata leggermente migliore. Ha giovato alla stabilità dei passeggeri la franchigia estiva che ha garantito la partenza dei voli tra il 27 luglio e il 5 settembre. Inoltre, nel nostro Paese esistono delle fasce orarie stabilite dall’Enac entro le quali i decolli sono tutelati: dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21.
Ma anche durante giugno e luglio sembra che gli aeroporti nostrani abbiano retto bene. L’Enac ha appunto stimato che tra il 20 giugno e il 24 luglio le cancellazioni dei voli dai nostri scali ammontavano a 3.600. In particolare, molti disagi sono stati registrati durante lo sciopero del 17 luglio che ha comportato un picco di 377 voli annullati.
Indubbiamente si tratta di un numero elevato ma inferiore rispetto a quelli degli altri scali europei. Ad essere coinvolti sono stati infatti “solo” l’1,8% dei voli nazionali e il 3,6% di quelli internazionali.
Perché ci sono tanti scioperi aerei?
Tutte le cause degli scioperi sono riconducibili al periodo pandemico e alle sue conseguenze sul settore turistico. I lockdown e la successiva incertezza dovuta alla paura dei contagi ma anche riguardo le diverse misure adottate dai vari Paesi per ridurre i rischi ha scoraggiato molte persone e il numero di voli sono diminuiti drasticamente.
Questo scenario ha portato ad una diminuzione dei posti di lavoro di circa 2,3 milioni con numerosi licenziamenti. Quando il progressivo ritorno alla normalità ha portato molti viaggiatori a riprendere a volare, la mancanza di personale è diventata un problema.
Come abbiamo visto analizzando i dati di questa estate, il numero dei passeggeri già dal periodo pasquale è iniziato a salire esponenzialmente. A questa crescita dei viaggiatori non ha però corrisposto un aumento del personale delle compagnie aeree e degli aeroporti.
Coloro che erano rimasti durante il picco della pandemia si sono così ritrovati a gestire da soli un numero elevatissimo di voli, un numero molto vicino a quello prima della pandemia.
Il carico di lavoro è stato eccessivo e, per questo motivo, molti sono ricorsi agli scioperi. Ad esserne colpite soprattutto le compagnie low cost i cui lavoratori chiedono di volare una quantità di ore congrue per la loro sicurezza e per quella dei passeggeri nonché un aumento degli stipendi.
Carenza di personale in aeroporto: cosa succede a Londra?
A causare problemi non è stata solo la mancanza di personale delle compagnie aeree ma, come abbiamo accennato, anche quella degli aeroporti. Tanti disagi sono derivati proprio dalle lunghe code delle operazioni a terra, prima tra tutte i controlli di sicurezza.
Emblematico l’esempio dell’aeroporto di Schiphol di cui abbiamo già parlato. Ma interessante anche il caso di Londra, città in cui ben due scali sono stati nella lista nera dei disagi di questa estate.
A Gatwick si è cercato di provvedere alla carenza di personale con delle campagne di assunzione che hanno aumentato di 400 unità il personale. Ma sembra che la ricerca di nuove risorse non sia così facile, soprattutto dopo che la Brexit ha reso molto più difficile per gli stranieri alimentare il mondo del lavoro britannico.
Anche Heathrow ha avuto pesanti ripercussioni dovute a carenza di personale e scioperi. Da aprile a giugno i voli cancellati sono stati più di 8mila arrivando a 10mila a luglio. Da fine agosto a ottobre sono di nuovo 10mila le partenze annullate e probabilmente si continuerà mantenendo un tetto massimo di voli.
Scioperi anche a ottobre 2022?
Come vi abbiamo raccontato nel nostro articolo dedicato agli scioperi di ottobre anche l’autunno sembra destinato a essere condizionato dai disagi.
Ottobre è iniziato letteralmente con uno sciopero. Il primo ottobre hanno protestato per 24 ore i lavoratori di EasyJet, Ryanair Limited, Malta Air e Volotea. Anche il personale di Vueling ha incrociato le braccia per 4 ore, soprattutto a causa dell’esubero di 17 assistenti di volo assunti da poco presso l’aeroporto di Roma-Fiumicino.
Più di trecentomila persone hanno quindi subito un ritardo o una cancellazione in questo sabato autunnale.
Ma i disservizi sono proseguiti anche oltre il giorno stesso dello sciopero. Ne è un esempio il volo Pisa Comiso FR1411 che doveva decollare alle 09:40 ma ha rimandato talmente tanto la partenza da atterrare solo alle 17:05. Il ritardo si è poi riversato sul volo Comiso Pisa FR1412 con decollo previsto alle 11:40 e invece è giunto a destinazione solo alle 19:44.
Rimborsoalvolo vi aiuta in caso di disagio aereo
Durante questo periodo di scioperi Rimborsoalvolo ha registrato un aumento del 300% dei disagi e vi ha aiutati con tutti i problemi che avete affrontato.
Solamente quest’anno abbiamo ottenuto per voi più di 30 milioni di euro in risarcimento. I passeggeri che hanno visto il proprio volo cancellato o in ritardo oppure non si sono visti riconsegnare per tempo il bagaglio e hanno scelto di rivolgersi a noi sono centinaia di migliaia.
Se vi sembra un numero elevato sappiate che coloro che avrebbero avuto diritto a essere rimborsati erano in realtà 10 volte di più. Dunque, nel caso in cui abbiate subito un disagio o vi capiti, sfortunatamente, in futuro ricordatevi che avete tutto il diritto ad essere risarciti.