Ryanair cancella alcune rotte per l’Italia scatenando polemiche e disagi tra i passeggeri italiani. Quali conseguenze ci saranno?
Disagi aerei con Ryanair: cosa fare
Ryanair cancella alcune rotte dall’Italia. Questi si aggiungono ai vari disagi aerei che tratta quotidianamente Rimborso Al Volo: cancellazione e ritardo del volo, overbooking, smarrimento o consegna in ritardo del bagaglio.
Se per l’eliminazione delle rotte il passeggero non è detto non si possa fare niente (la compagnia irlandese è disposta a rivalutare la sua decisione solo in caso dell’introduzione di forme di compensazione da parte del Governo), per verificare i propri diritti con Rimborso Al Volo potete richiedere il giusto rimborso/risarcimento a Ryanair o alle altre compagnie aeree. Una rassicurante tutela per i viaggiatori che possono far valere i loro diritti con un’assistenza qualificata e completamente gratuita.
Ultime news dal 2019:
Ryanair ha cancellato prima di Pasqua i voli in partenza da Alghero e dal 1 aprile quelli da Cagliari. Così, dallo scorso autunno, risultano ben 19 le rotte in meno dalla Sardegna (14 da Alghero e 5 da Cagliari). La compagnia irlandese ha già eliminato i voli per Stoccolma, Goteborg, Parigi, Dublino, Ancona, Torino, Trieste, e come ultimi Gerona-Barcellona e Treviso, ma non si fermerà. Da ottobre saranno cancellate anche tutte le restanti rotte verso l’Europa e quelle nazionali ad eccezione di Bologna, Pisa e Bergamo.
Le cancellazione dei voli non riguarderà solo Alghero, ma anche Crotone (dove verrà chiuso anche la base) e Pescara (5 rotte tagliate). Entro la fine dell’anno si registrerà la perdita di circa 600 posti di lavoro e di 800 mila passeggeri: un vero dramma per il settore del trasporto aereo italiano e dei voli low cost.
Ryanair via dall’Italia: da dove nasce questa decisione
La decisione di Ryanair nasce dall’aumento delle tasse aeroportuali sancito dalla legge di Stabilità ed entrato in vigore dal 1 gennaio: da 6,5 a 9 euro (10 a Roma). David O’Brien, direttore commerciale della compagnia irlandese, in una conferenza del 2 febbraio scorso, ha polemizzato contro questo rincaro del Governo annunciando anche lo spostamento di alcuni aeroporti regionali agli scali di Roma e Milano. Un colpo duro inferto al turismo italiano e all’ecosistema economico a cui è legato: tantissimi posti di lavoro persi “a favore” delle basi di Spagna, Grecia e Portogallo dove Ryanair ha deciso di spostare gli aeromobili.